Fortunatamente non c’era una volta ma c’è ora…

La leggendaria storia di John Bassett III,
l’imprenditore che sfidò, combatté e sconfisse i cinesi

segheria

Siamo in Virginia ed è il 25 gennaio 2012. John Bassett III, in piedi su un nastro trasportatore, annuncia alla folla di dipendenti che ha investito ben 8 milioni di dollari per acquistare e far ripartire una fabbrica abbandonata, accanto alla propria sede, grazie alla vittoria ed alla conseguente riscossione dei dazi nella battaglia antidumping all’US International Trade Commission.
Una battaglia condotta quasi da solo e durata molti anni, ma una battaglia che ha permesso alla cittadina omonima di vivere, di salvare e consolidare oltre 700 posti di lavoro e di continuare a credere nel futuro.

John Bassett III, erede della famiglia che nel 1902 fondò la Bassett Furniture,  ha infatti scritto una pagina molto importante nella storia dell’industria degli Stati Uniti d’America.
Forse la prima pagina del “reshoring” dopo molti, troppi, anni di “offshoring” nei quali l’industria USA ha perso oltre 63.000 fabbriche ed una quantità terrificante di posti di lavoro.

Ma JBIII, che in gioventù combatté nella seconda guerra mondiale, non è mai stato il tipo da darsi per vinto in nulla e non poteva certo accettare che la storica azienda di famiglia produttrice di mobili, nata da una vecchia segheria, fosse sconfitta dai “cinesi”.
Aveva attraversato perfino l’Asia in anonimato per carpire i segreti dei nemici… e scoprire così che i nemici non erano certo più bravi degli americani nel costruire mobili. Anzi era vero il contrario.
Tornato negli USA aveva organizzato la più grande petizione antidumping al mondo contro la Cina. Ed era riuscito a vincerla e a preparare la riscossa dell’industria americana proclamando al mondo il disperato bisogno di riportare in patria industria e posti di lavoro.

JBIII grida ai quattro venti: “gli americani sono stanchi di perdere!”.

Anche noi europei potremmo ormai gridarlo a pieno titolo.

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