“Le marche si costruiscono in modo olistico, tramite il coordinamento di una varietà di strumenti tra i quali le pubbliche relazioni, la pubblicità, gli eventi, le cause sociali, le sponsorizzazioni, i testimonial, i club e così via.”
P. Kotler
“Le imprese devono passare da una filosofia produci e vendi alla filosofia ascolta e rispondi”
P. Kotler
Incontrarsi, Annusarsi, Piacersi
Al Ries in “The fall of advertising and the rise of PR” ha descritto con molta efficacia l’importanza delle relazioni pubbliche nel successo di una marca.
P. Kotler, nella citazione in apertura, con la consueta incisività, espande il concetto e lo sintetizza con estrema efficacia.
Le P.R. (e chiaramente le P.A. public affairs) sono un elemento fondamentale ed indispensabile nel marketing mix, anzi, un’attività strategica la cui “forza sottile” (soprattutto nei mercati tecnici dove la costruzione di cultura è orientamento strategico) assume un carattere di lungo respiro molto più determinante rispetto alla tradizionale pubblicità.
Il termine “PR”, come in realtà lo stesso concetto di mktg, è un’espressione molto ampia che racchiude una grandissima quantità di differenti azioni.
Possiamo elencare, sintetizzandole, alcune attività principali di PR/PA:
lo sviluppo di tematiche culturali e scientifiche, la creazione di relazioni e lo sviluppo delle stesse(e la correlata organizzazione di eventi, tavole rotonde, meeting itineranti ) con, ad esempio,
– gli influencer della filiera (giornalisti, docenti …ed oggi nell’era dei Social anche blogger),
– le Istituzioni Accademiche, Università, Scuole, Enti…,
– le Associazioni, i raggruppamenti di categoria, i gruppi di interesse,
– le Organizzazioni Governative (Ministeri, Commissioni, Regioni …) e non Governative (Ong / Onlus),
– gli Enti Normatori e le Commissioni
– …. e così via, le tipologie sono molto veramente numerose e sfumate da far risultare difficile attribuire “etichette” distinte.
La formazione e l’aggiornamento
– con il proprio mercato obiettivo (progettisti, installatori, OEM, System Integrator…).
La comunicazione e le relazioni interne alle aziende nelle quali la customer value distintiva viene veicolata a tutto il personale mediante molteplici tipologie di attività dalle più semplici di informazione(un valore spesso trascurato in quanto è il personale il primo a non sapere “cosa fa di buono” l’azienda in cui lavora) alle più complesse e talvolta ludiche e spesso aperte alle famiglie o al territorio (le cosiddette “fabbrica aperte”) per consolidare i rapporti interni e le relazioni.
In particolare va sottolineata l’importanza crescente della costruzione di progetti di CSR (Corporate Social Responsibility) che vedano coinvolta l’azienda partendo in prima persona dal top management.
Il mercato compera più volentieri (indifferentemente nel B2B come nel B2C) da un’azienda che fa del bene ed è identificata per il suo impegno. Ed anche il personale è più contento di lavorare per un’entità etica che per una non impegnata nel sociale o, peggio, caratterizzata da un’immagine morale dubbia o negativa. Tutti prima di essere manager, imprenditori, professionisti, consumatori… siamo umani.
L’enorme efficacia delle relazioni pubbliche è data dal fatto che esse rappresentano un immenso foglio bianco nel quale scrivere e progettare.