Promuovere il cambiamento sociale attraverso il business

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Il marketing etico, o Corporate Social Responsibility, ed il diffuso risveglio della coscienza morale, di fronte alla disillusione, per non dire al disgusto, sociopolitico, nascono insieme dallo stesso bisogno, dallo stesso desiderio.

Oggi “le cose” non funzionano, non possono più funzionare come prima.
Il web prima, i social network poi, hanno reso possibile la diffusione di un dialogo planetario verso il quale non è più possibile, per nessuno nemmeno il più potente, alzare ancora di qualche metro le mura del castello della prigionia.

Così il pensiero di “guru” del business come Philip Kotler e quello di mistici, guru per davvero, come Osho, si possono incrociare e fondere in una unica direzione.

Forse il mondo del marketing, giunto a questo drammatico punto storico, si sta rendendo conto, volente o nolente, che “Se parli o agisci con mente impura sarai seguito dai guai così come la ruota segue il bue che tira il carro.” (Buddha).

La consapevolezza nasce sempre dal dolore e credo che, negli ultimi anni, i mercati, di dolori, ce ne abbiano riservati davvero parecchi. E chissà quanti ne dovremo purtroppo ancora patire.

“Ama! e il mondo torna ad essere un paradiso” (Osho).

Non è e non vuole essere una sdolcineria romantica ma un pensiero pratico e molto razionale, di marketing etico appunto.
Quando il cuore è puro anche gli affari lo seguiranno…

“C’è una differenza tra una buona azienda ed una azienda speciale….un’azienda speciale mira a fare del mondo un posto migliore”
(W.C. Ford Junior, Ceo Ford 2004). Le alterne fortune e sfortune della casa di Detroit non intaccano comunque la verità di questa affermazione.

In India si venerano tre fiumi: il più grande è il Preyag dove si incontrano Gange, Jumna e Saraswati. I primi due sono visibili mentre il terzo no. Perché? Perché non esiste, non è altro che una metafora.
Esistono valori che non si possono vedere e misurare (matematicamente) eppure sono indispensabili alla crescita, al business…
Quanto sarà lungo il Saraswati? E quanto guadagneremo da questa azione di social marketing?

“Il marketing sociale d’impresa è un mezzo grazie al quale le imprese possono promuovere l’ideazione e/o l’attuazione di una campagna di cambiamento comportamentale intesa a migliorare la salute pubblica, l’ambiente o in generale il benessere della comunità.” P. Kotler

Ricordiamo le mitiche 4 P…che cos’è il posizionamento di un brand?
“Il complesso insieme di percezioni, impressioni e sentimenti che provano i consumatori per la marca / i prodotti rispetto ai concorrenti”  (Kotler e Armstrong).

Fare del bene, se vogliamo pensare al ROI, è gradito ai consumatori, ai consumatori potenziali, ai dipendenti, agli investitori, agli analisti finanziari perché crea un “effetto immagine”.
Ma fare del bene fa bene di per sé perché il bene porta al bene, anche nel business.

Alcuni anni or sono PETsMART, una catena statunitense di negozi per animali domestici, considerando che ogni anno in USA venivano soppressi più di quattro milioni di animali abbandonati, decise di nonvendere più animali e mise a disposizione, nei propri negozi, speciali spazi espositivi dedicati per facilitare la visibilità e l’adozione.

In dieci anni questo programma ha salvato la vita a quasi due milioni (!) di animali domestici abbandonati.
Naturalmente ha anche portato nei negozi PETsMART un flusso immenso di visitatori e clienti stimabile in milioni e milioni di visitatori.