La sfera di cristallo di David Ogilvy

Nel 1983, David Ogilvy conclude la sua opera “La pubblicità” (ed. Mondadori) con la previsione di 13 cambiamenti che, seppur riluttante, prova a ipotizzare per volere del suo editore e afferma, infatti, di non sentirsi un futurologo.

Ecco qui di seguito la riproduzione della pagina e potete leggere voi stessi le 13 previsioni, ovviamente alcune sono azzeccate e altre meno ma, lo aveva premesso l’autore con molta onestà, ha sempre nutrito scarsa fiducia nelle sfere di cristallo.

Beh, la prima cosa che a noi salta agli occhi è che non esiste ancora Internet e questo cambia tutto. La rivalutazione della pubblicità stampa secondo noi è da leggere nella logica di una comunicazione che esponga contenuti (al punto 4 infatti ipotizza la morte della cartellonistica). Ogilvy ha sempre sostenuto che gli annunci con molte parole e testi molto dettagliati ed esaustivi sono i più efficaci.

Il punto 6 si è avverato, in effetti i Governi hanno dato sempre più spazio all’utilizzo sociale dell’adv soprattutto in materia di salute.

Il punto 8….peccato! Quello che riguarda la classe politica non si avvera mai: i politici non hanno smesso di usare la comunicazione in modo “birichino” Sigh! Ogilvy in un’altra pagina afferma addirittura “clamorosa disonestà”!

Al punto 12 prevede un’integrazione nelle agenzia tra competenze di direct marketing e di adv. In alcuni i casi è avvenuto in altri no. Il mktg mix è sempre più articolato e complesso. Questa è una certezza.

Ma è il Web ad aver cambiato tutto e non si poteva certo immaginarne la nascita e tantomeno una diffusione così immensa.

Tornando al volume, vale sempre la pena di rileggerlo. David è un maestro indiscusso e affascinante, non so se si trovi ancora nelle librerie ma meriterebbe certamente una ristampa.

David-Ogilvy

 

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